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giovedì 8 marzo 2012

Recensione: Codice Genesi


Circa 30 anni dopo l’ultima guerra, Eli un viaggiatore solitario, attraversa terre deserte e città abbandonate per portare  un libro ad ovest. Durante una sosta in una piccola città, Eli  incontra un gruppo di attaccabrighe e quindi si vede costretto a difendersi, riuscendo  a mettere K.O. una decina di uomini. Carnegie, il tiranno che tiene il dominio su tutta la città, vedendo il combattimento, decide di parlarci e solo dopo poche parole, invita Elì ad unirsi a lui, ma il protagonista rifiuta. Non accettando il rifiuto, Carnegie lo obbliga a rimanere, confinandolo in una stanza del suo locale. Qui Eli fa conoscenza con Solaria, figlia adottiva di Carnegie. La ragazza durante il suo soggiorno viene a conoscenza del libro, e che tipo di carattere abbia Eli, ed apprende alcuni gesti e parole. Il mattino seguente Solaria, davanti al suo patrigno ripete i gesti e le parole viste la sera prima da Eli. Così Carnegie da quei gesti, capisce che quello che stava cercando con tanta disperazione, per aumentare il suo dominio ad altre città, lo ha Eli. Subito il tiranno scortato dalla sua guardia personale raggiunge la camera, ma ………………..

Il film non è male pur basandosi su una trama semplice, che lo rende abbastanza prevedibile. L’unica parte di imprevedibilità è il finale, infatti non immaginavamo che il libro in realtà è ……. Oltre al finale, a migliorare il film, c’è l’ottima interpretazione del protagonista, ma non ci potevamo aspettare niente da meno da Denzel Washington. Quindi alla fine dei conti possiamo dire che è un buon film.




Voto del film 6

 




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