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lunedì 16 aprile 2012

Recensione: The woman in black


Film Horror

Il film si basa su di una storia ambientata in un'Inghilterra del 1900. Il protagonista del film “Arthur Kipps”, accetta un incarico che lo porterà in un piccolo paesino. Qui il protagonista non viene visto di buon occhio, infatti, viene scacciato da tutti, ad eccezione di un uomo ricco di nome “Mr. Daily”, il quale gli spiega che nella casa in cui si è recato Arthur, ore prima, è infestata da un fantasma di una donna vestita a lutto, che per un torto subito da lei e da suo figlio, uccide tutti i bambini del villaggio. Nonostante la storia, e la morte improvvisa di una bambina, Arthur decide di recarsi di nuovo alla casa, per poter salvare se stesso e il suo unico figlio dal lastrico. Dopo una lunga nottata, con sedie che si muovono e giocattoli che si animano, e dopo la morte di un'altra bambina, il protagonista decide di fermare la vendetta del fantasma, e così salvare il figlio, che nel frattempo lo stava raggiungendo al paesino. Arthur insieme a Mr. Daily, trovano il corpo del figlio del fantasma, e riportandolo a casa, sperano di risolvere la situazione, tanto e vero che subito dopo i due si dirigono alla stazione dei treni, dove lo attende il figlio di Arthur, ma qui si consuma l'ultima vendetta del fantasma, portando il film ad un finale orrendo.

Il finale, a noi non è piaciuto, infatti, riteniamo che sia proprio orrendo, e che non sia proprio adeguato al film. La scelta del protagonista è sbagliatissima, riteniamo che l'attore sia troppo giovane per quella parte, e poi non riesce a trasmetterci nessuna emozione. Le musiche non riescono a dare nessuna suspance, cosa molto negativa in un film che è stato classificato horror. Unico aspetto positivo è la buona ricostruzione degli ambienti storici.

 Concludendo, il film non si può classificare come horror, per via di alcune scene di “paura”, e non si può dire neanche che sia un bel film. Consigliato solo per persone che non hanno niente da vedere, ma proprio niente. 

Voto del film 4




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